Conexión
Conexión
Inaugurazione 15 ottobre 2022


Conexión St. Mary le Strand Londra
CONEXIÓN a St. Mary Le Strand è un esempio concreto di dialogo tra la Chiesa anglicana, la Repubblica Dominicana e l'arte di Lidia Leon per favorire la convivenza degli individui integrando il linguaggio dell'arte nell'architettura e la materia naturale nella geometria sacra della lo spazio.
Con questa installazione fatta di foglie di tabacco, Lidia Leon Cabral ha trasformato St. Mary Le Strand - un bellissimo esempio di architettura barocca a Londra - in una sorta di agorà dove culture diverse possono incontrarsi e convivere. Le piante di tabacco, che collocano l'opera in un paesaggio caraibico e sono una parte cruciale dello sviluppo socioeconomico della Repubblica Dominicana, sono un tema ricorrente nell'immaginario di LiLeón: è nata e cresciuta in un'importante famiglia di coltivatori di tabacco. Nelle mani dell'artista-architetto, queste grandi foglie diventano materia prima da utilizzare nella costruzione, mantenendo aperto il legame essenziale con Madre Natura. Il collage di foglie di tabacco sui pannelli è stato ispirato dalle antiche vetrate della chiesa.
L'opera d'arte con le foglie di tabacco è stata realizzata site-specific per la Chiesa anglicana di San Giorgio a Venezia durante il lockdown. CONEXION può essere considerata un'opera d'arte storica, creata in un momento di grande incertezza per l'intera umanità. Un'opera simbolica, con una forte matrice di cultura caraibica che invita i visitatori a riconoscere i propri legami fraterni e a riscoprire il forte legame con la madre terra.
Il 20 maggio 2021 il quotidiano britannico Architect's Journal ha scelto CONEXION come uno dei "Best of the rest" della Biennale.
Dominican Republic Pavilion
Conexión
17.Biennale di Architettura di Venezia
CONEXIÓN è un progetto di architettura d'interni realizzato da LiLeón per la chiesa anglicana di St. George's ed un esempio concreto di architettura sostenibile per favorire le condizioni di convivenza tra gli individui nello spazio.
CONEXIÓN che integra i linguaggi dell'arte nell'architettura d'interni, ha trovato la sua perfetta collocazione in questa chiesa, proprio perché St. George's è uno spazio collettivo permeabile alle espressioni dell'arte. La chiesa anglicana è pluralista ed è formata da diverse tendenze in materia di culto. St. George's rappresenta il centro spirituale di molte comunità internazionali che vivono a Venezia, e di recente, ha intrapreso una politica di apertura verso la città, ospitando mostre e concerti.
"Scoprire la correlazione tra scienza, natura e spiritualità, rivelando il legame tra l'intangibile e il visibile. Il mio lavoro ribadisce la consapevolezza di sentirmi il riflesso di una realtà collettiva più ampia rispetto alla personale realtà individuale, rivela che tutti siamo interconnessi come gocce dello stesso oceano..."
Partendo da questa visione olistica, l'architetto Lidia Léon Cabral, alias LiLeón, ha progettato per St. George's un'installazione dalla forma archetipa, trasformando così la chiesa in una sorta di agorà per l'incontro di diverse culture. L'intervento di interior design si compone di pannelli di foglie di tabacco, che vanno a creare uno spazio dinamico e vivo, nel quale i visitatori possono riconoscere l'infinita trama di relazioni che sono alla base del tessuto sociale.
Noi uomini di oggi indissolubilmente legati in questo mondo globalizzato, dobbiamo essere più responsabili che mai, poiché abbiamo vissuto sulla nostra pelle e quindi compreso, che cosa vuol dire agire a discapito degli altri e del mondo.
Qualsiasi buona o cattiva azione che fai verso la società e l'ambiente, inevitabilmente si riflette su di te e sul tuo microcosmo.
"Il mio lavoro ribadisce la consapevolezza di sentirmi il riflesso di una realtà collettiva più ampia rispetto alla personale realtà individuale, rivela che tutti siamo interconnessi come gocce dello stesso oceano..." afferma l'architetto artista Lidia Leon.
Ed è proprio in questo suo pensiero, che io e lei per prime e subito dopo con la collaborazione di tutti i partecipanti al Padiglione, abbiamo intravisto la nostra risposta alla domanda posta nel titolo della XVII Biennale di architettura "How will we live together?".